Saranno definite entro il 15 giugno 2021 le domande di Reddito di Emergenza (REm) presentate entro il 30 aprile 2021 dalle famiglie nei cui nuclei figurano ex percettori NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l'Impiego) o DIS-COLL (Indennità di disoccupazione mensile). Lo comunica l'Inps in una nota pubblicata oggi sul sito istituzionale precisando che l’avviso di esclusione, inviato nei giorni scorsi dall’Istituto, con un messaggio sms, a tale categoria di richiedenti, è da intendersi riferito alla sola carenza dei requisiti di accesso alla prestazione previsti dall’art. 12, comma 1, del decreto legge n. 41/2021. Pertanto, ciò non esclude il successivo accoglimento delle domande.
NASpI per un lavoratore detenuto: sentenza della Cassazione
Con la Sentenza n° 396 del 5 gennaio 2024, la Corte di cassazione ha affrontato nuovamente il tema del riconoscimento della NASpI ai lavoratori detenuti, rigettando il ricorso presentato dall’INPS contro la decisione della Corte d’Appello che a sua volta aveva confermato il diritto all' indennità di disoccupazione in favore di un lavoratore detenuto, impiegato...
Protezione temporanea per profughi ucraini: proroga permessi fino al 31 dicembre
Con l’approvazione della legge di bilancio n. 213/2023, sono state prorogate le misure relative all’emergenza Ucraina. In particolare, è stata stabilita la proroga automatica dei permessi di soggiorno per protezione temporanea che, pertanto, conservano la loro validità fino al 31 dicembre. Quindi, chi è già in possesso di un permesso di soggiorno per protezione temporanea...
Pensioni: All'Inca chiedi l'Ecocert.
Dal 1° novembre, se sei un pubblico dipendente puoi rivolgerti alla sede Inca più vicina a te per chiedere l'estratto conto certificativo per avere tutte le informazioni necessarie per verificare la correttezza dei versamenti contributivi previdenziali. Guarda il video per saperne di più: Ecocert: presentazione (youtube.com)
NASpI per i detenuti: un'altra sentenza a favore
Non c’è due senza tre: la NASpI, indennità di disoccupazione, spetta anche ai detenuti che hanno prestato attività lavorativa per l’amministrazione penitenziaria. Dopo la sentenza del Tribunale di Milano del novembre 2021 e quella di Busto Arsizio del luglio 2023, a ribadirlo ulteriormente una nuova sentenza del Tribunale di Milano che ha accolto il ricorso...