La Sezione lavoro del Tribunale Ordinario di Torino ha riconosciuto a Enrico Francia, rider e delegato Nidil e Filt Cgil, l'applicazione del Contratto Collettivo Nazionale Terziario, Distribuzione e Servizi per il proprio rapporto di lavoro con Foodinho srl (Glovo). "La sentenza, del 15 novembre -informa Filcams Cgil- impone a Foodinho anche il pagamento degli arretrati derivanti dalle differenze retributive maturate nell'attività svolta dal 2019 al 2021 come collaboratore autonomo occasionale, rispetto a quanto dovuto, ai sensi del Contratto Collettivo del Commercio".

"Il giudice, quindi, ha riconosciuto che tutto il turno in cui il rider è loggato sulla piattaforma è da considerarsi tempo di lavoro, a prescindere dalle consegne svolte, stabilendo di fatto che la possibilità di rifiutare una consegna non è sufficiente a qualificare l'attività dei rider come lavoro autonomo. Si tratta di un passaggio importante, che sconfessa ancora una volta la logica del cottimo dell'accordo Assodelivery-Ugl utilizzato dalla maggior parte delle piattaforme, che ancora non applica un contratto collettivo nazionale", prosegue la nota Filcams.

"La vittoria del ricorso, promosso dal Coordinamento Rider della Cgil di Torino, attraverso la legale Silvia Ingegneri e patrocinato anche dai legali Carlo De Marchis, Matilde Binetti, Sergio Vacirca ed Elena Poli è l'ennesima dimostrazione della necessità di riconoscere ai rider i diritti, i trattamenti economici e le tutele del lavoro subordinato, all'interno di un contratto collettivo nazionale. 

Si tratta, spiega in una nota il sindacato, "di una vertenza che Filcams, Filt e Nidil, assieme alla Cgil, sostengono da tempo a tutti i livelli, per la salute e sicurezza, il salario e i diritti di questi lavoratori e lavoratrici; ai quali è il momento di dare risposte adeguate in tutte le piattaforme del settore del Food delivery".