A conclusione delle giornate formative  per i funzionari  dell'OTE (Ufficio Tunisini all’Estero), ieri l'Inca ha incontrato il ministro tunisino  Malek Ezzahi presso il Centro Culturale Tunisino di Roma. Il corso di formazione ha visto il coinvolgimento del personale dislocato presso i Consolati tunisini di Roma, Genova, Milano, Napoli, Palermo e Firenze; una iniziativa che nasce dall’intesa sottoscritta a giugno dello scorso anno tra l’INCA nazionale, l’INCA Tunisia e l’INCA Francia, con l’OTE.  con lo scopo di  agevolare una migliore tutela  ai tunisini che vengono in Italia.  

Durante l’incontro, è intervenuto un funzionario del Consolato di Palermo che, nel raccontare la propria esperienza, ha sottolineato come l’integrazione, la collaborazione e l’importanza dello scambio di informazioni garantisca un servizio sempre migliore alle persone e alle loro famiglie, soprattutto in considerazione del fatto che la maggior parte dei lavoratori tunisini non ha alcuna informazione sull’assistenza sociale e previdenziale, cui hanno diritto e spesso  lavorano in condizioni  difficili.  Per questo è importante, ha sottolineato nel suo intervento, che siano informati, per esempio, sul contenuto della convenzione tra Italia e Tunisia e sui diritti e doveri che li riguardano fornendo loro una formazione adeguata sia in Italia sia prima del trasferimento nel nostro paese. 

Tra le iniziative positive già realizzate, il coordinatore dell’Inca Tunisia ha ricordato il Progetto FORM@  sui ricongiungimenti familiari e la formazione pre-partenza per il quale l’Inca Nazionale è stata capofila,  che in Tunisia ha raggiunto ottimi risultati. 

A conclusione delle giornate formative il Ministro tunisino Malek Ezzahi ha incontrato Lorella Brusa, del collegio di presidenza dell’Inca Nazionale che, a nome di tutta la presidenza INCA, nell’esprimere ringraziamenti per la partecipazione al corso, ha voluto sottolineare l’importanza della rete internazionale del Patronato della Cgil che si estende fino a comprendere 26 Paesi nel mondo, sia dove si sono formate importanti comunità di connazionali per effetto delle ondate migratorie degli anni passati sia in quei luoghi da dove partono migliaia di migranti verso l’Italia.

“Le nostre sedi – ha spiegato Brusa - accolgono le seconde generazioni, dopo averlo fatto con le prime. Siamo sempre in prima linea per accompagnare le persone nelle pratiche amministrative, assistenziali, di welfare locale e siamo un presidio di prossimità”.  “Questa iniziativa di formazione – ha aggiunto - è stata importante per i funzionari consolari che hanno potuto arricchire le loro competenze su materie complesse per assicurare una tutela adeguata alla comunità tunisina presente in Italia.

“I destini della “vecchia” Europa e del mondo – ha concluso Brusa - sono indissolubilmente condizionati da come affronteremo le politiche migratorie, da ora ai prossimi anni e come lavoreremo per costruire un futuro migliore, insieme. “Questa esperienza formativa è  stata un’ottima base di partenza per dare corpo all’accordo, che sarà sicuramente riproposto per i funzionari dei consolati in Francia”.