Le migrazioni italiane verso la Germania hanno segnato profondamente la storia sociale, economica e culturale del nostro Paese. A settant’anni dall’accordo bilaterale del 1955 per il reclutamento della manodopera italiana nelle fabbriche tedesche, CGIL Lombardia e INCA Lombardia promuovono una giornata di studio aperta, per riflettere sul significato di quella stagione e sulle trasformazioni più recenti delle mobilità del lavoro in Europa.
L’iniziativa si svolgerà martedì 18 novembre, dalle ore 9.30, presso la sede CGIL Lombardia, in via Palmanova 22 a Milano.
La mattinata sarà dedicata al tema “l’Italia migrante”, con gli interventi di: Paolo Barcella (Università di Bergamo), sulle radici storiche dell’emigrazione italiana; Grazia Prontera (Università di Salisburgo), sull'accordo Italia-Germania del 1955; Franco Valenti (Cestim), sulle politiche di inclusione adottate in Germania.
Nel pomeriggio, lo sguardo si sposterà sull’Italia come Paese di immigrazione, con: Michele Colucci (ISMed CNR), sulle trasformazioni delle mobilità contemporanee; Giulia Crescini (INCA CGIL), sugli accordi di cooperazione in materia migratoria; Maria Giorgia Vulcano (Nidil CGIL Nazionale), sul ruolo della formazione nei Paesi di origine e sulle responsabilità del sindacato nel tutelare chi si muove per lavoro.
A coordinare i lavori saranno Francesco Castellotti (INCA CGIL Lombardia) e Luigi Brillante (INCA Germania). La giornata si concluderà con l’intervento di Valentina Cappelletti, Segretaria Generale CGIL Lombardia.
«Ricostruire il filo tra la storia dell’emigrazione italiana e le nuove mobilità dovute alle globalizzazioni del lavoro significa comprendere come si trasformano la cittadinanza, le tutele sociali e le appartenenze», sottolinea la CGIL Lombardia. «Per noi non è un esercizio di memoria come mero ricordo del passato, ma una questione presente: proteggere il lavoro ovunque esso avvenga, garantire diritti senza confini, mettere al centro la tutela delle persone che si spostano».
La partecipazione è aperta, l’evento è rivolto in particolare a giornaliste e giornalisti, operatrici e operatori della tutela, associazioni, chi svolge attività di ricerca in merito, persone che hanno vissuto o vivono esperienza migratoria, e tutte le realtà interessate.
Per maggiori informazioni, visita il sito della CGIL Lombardia



