Le celebrazioni per gli 80 anni di INCA CGIL continuano anche nei territori, là dove ogni giorno prende forma il lavoro silenzioso e prezioso della tutela. A Perugia, presso il CESF – Centro Edile per la Sicurezza e la Formazione, una platea partecipata ha dato vita a un incontro che ha voluto raccontare l’INCA non solo come istituto, ma come comunità di persone che, da generazioni, accompagna cittadine e cittadini nella difesa dei loro diritti.

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Ad aprire i lavori è stato Roberto Panico, coordinatore regionale INCA Umbria, che ha sottolineato come l’azione del Patronato nella regione abbia sempre avuto una doppia natura: tutela concreta dei diritti e capacità di innovare.

“La conquista dei diritti negli anni ha visto anche l’INCA dell’Umbria protagonista. È una storia fatta di battaglie collettive ma anche di gesti quotidiani, di ascolto e di prossimità verso le persone che si sono rivolte ai nostri sportelli. Non siamo soltanto tutela nel senso classico del termine: in Umbria INCA CGIL è stata e continua a essere anche ricerca, studio, formazione, supporto agli enti locali e alle scuole. È grazie a questo approccio che negli anni abbiamo potuto dare vita a numerosi progetti con INAIL, con università italiane ed europee, fino a bandi Erasmus Plus che hanno visto l’Italia, e l’Umbria in particolare, protagoniste a livello internazionale. Tutto questo dimostra che il Patronato può essere una risorsa preziosa, non solo per chi bussa alle nostre sedi ma anche per le istituzioni e la società nel suo complesso.”

L’INCA dell’Umbria ha oggi una rete di prossimità costituita da 20 sedi e altrettante permanenze settimanali, che garantiscono un contatto diretto con il territorio. “Qui ogni giorno – ha ricordato Panico – le nostre sindacaliste e i nostri sindacalisti della tutela individuale incontrano persone, ascoltano storie, raccolgono preoccupazioni e offrono risposte. Questo lavoro quotidiano è tanto più fondamentale in una regione come la nostra, dove oltre la metà della popolazione vive in aree interne spesso prive di servizi essenziali. In questi territori l’Inca non rappresenta solo un luogo di assistenza, ma una vera e propria garanzia di cittadinanza attiva e di diritti.”

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Dopo la sua introduzione, la voce è passata a chi l’INCA lo ha costruito nel tempo e a chi lo vive oggi nelle pratiche quotidiane. Franca Gasparri, già coordinatrice regionale, ha ripercorso le conquiste ottenute in Umbria; Andrea Cavicchioli e Nicola Marziani, consulenti legale e medico, hanno raccontato la tutela come presidio concreto di diritti. A loro si sono affiancate testimonianze dalle categorie: Rosita Petrucci (FILCAMS), Jessica Nalli (FLAI), Incoronata Graziosi (SPI) e Dragos Harabagiu (FILLEA), che hanno portato esempi di buone pratiche costruite insieme al Patronato.

La giornata, coordinata da coordinato Matteo Piscicchia, direttore di INCA Terni, ha visto la partecipazione della segretaria generale della CGIL Umbria, Maria Rita Paggio, e si è conclusa con l’intervento di Sara Palazzoli, del collegio di presidenza INCA.

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“Siamo qui per celebrare gli ottant’anni di INCA, ma soprattutto per ribadire il nostro impegno nella tutela di tutte e di tutti – ha sottolineato Sara Palazzoli – La nostra missione non si è esaurita e non può esaurirsi, perché i bisogni delle persone cambiano e i problemi, purtroppo, esistono ancora. Oggi l’Umbria registra numeri drammatici: nei primi sette mesi del 2025 si sono verificati 14 decessi sul lavoro, un aumento rispetto agli 11 dello stesso periodo dell’anno precedente. Questo dato ci colloca al terzo posto in Italia per incidenza di mortalità sul lavoro e ci dice chiaramente che non possiamo abbassare la guardia. Parlare di tutela significa allora affrontare i problemi reali, dare voce e strumenti a chi troppo spesso viene lasciato solo di fronte a rischi e fragilità.”

“Per questo abbiamo scelto anche Perugia come luogo simbolico per far partire, nel 2026, un progetto costruito insieme alla CGIL e alla FLC – ha annunciato Palazzoli, insieme a Moira Rosi, segretaria generale FLC dell’Umbria, già intervenuta sul palco – un concorso rivolto alle scuole secondarie di secondo grado per diffondere la cultura della sicurezza. L’idea è quella di coinvolgere le ragazze e i ragazzi, soprattutto nei percorsi PCTO, quella che era l’alternanza scuola lavoro, perché conoscano da subito il valore della prevenzione e della tutela della salute nei luoghi di lavoro. Significa guardare al futuro e trasmettere alle nuove generazioni il messaggio che il lavoro deve essere esperienza di crescita e formazione, non di rischio e precarietà. È un impegno che sentiamo forte e che intendiamo portare avanti con la convinzione che ogni vita salvata, ogni diritto difeso, è la ragione stessa dell’esistenza del Patronato.”

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L’incontro è stato anche l’occasione per ammirare la mostra fotografica che, in 20 pannelli, racconta la storia e l’impegno quotidiano del patronato Inca Cgil in difesa dei diritti. Un viaggio per immagini che restituisce la profondità del lavoro svolto in ottant’anni, in Italia e nel mondo, accanto alle persone.

Un impegno che guarda indietro con gratitudine, ma soprattutto in avanti con responsabilità. Perché celebrare gli 80 anni di INCA significa ricordare che dietro ogni pratica, ogni sportello e ogni progetto c’è sempre una persona, una storia, un diritto da difendere.