INPS e Patronati insieme per dialogare sulla riforma della disabilità. Tra una sperimentazione, avviata a gennaio 2025, che presenta non poche criticità e la necessità di supportare quanto più possibile cittadine e cittadini, l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale e gli Enti di Patronato si sono incontrati per una tre giorni che ha rappresentato un momento significativo non solo sul piano formativo, ma anche come occasione di rilancio del dialogo istituzionale tra INPS e Patronati, la cui esclusione dalla fase iniziale dell’accertamento della condizione di disabilità può determinare il mancato riconoscimento dei diritti per i soggetti più fragili, in quanto da sempre gli Enti di Patronato sono un punto fondamentale per accompagnare i cittadini nella conoscenza, nell’attivazione e nell’esercizio dei diritti.

INPS Patronati Firenze 1

La riforma, avviata in via sperimentale in un numero sempre maggiore di province dal 1° gennaio 2025 e destinata a entrare a regime dal 2027, ridisegna profondamente il sistema di valutazione della disabilità introducendo la “valutazione di base” e la “valutazione multidimensionale”. In questo quadro, il confronto tra INPS e Patronati si rivela essenziale.

Durante i tre giorni di lavori, a cui hanno partecipato 30 operatori tra personale dell’Istituto e rappresentanti dei Patronati appartenenti ai raggruppamenti CEPA e CIPLA, sono stati affrontati i principali aspetti normativi, organizzativi e procedurali della riforma, con sessioni didattiche alternate tra esperti dell’INPS e dei Patronati. Un’attenzione particolare è stata riservata alla condivisione dei modelli organizzativi e all’utilizzo delle piattaforme informatiche, elementi cruciali per rendere più efficiente e uniforme l’applicazione delle nuove regole.

INPS Patronati Firenze 2

Le prime due giornate si sono svolte presso la direzione regionale e la direzione provinciale dell’INPS di Firenze. A ospitare il terzo e ultimo appuntamento la sede provinciale del Patronato INCA CGIL, dove si è dato spazio alla riflessione sui tre giorni di formazione e sono stati raccolti suggerimenti per migliorare la collaborazione tra gli enti.

“Il rafforzamento del dialogo tra Patronati e INPS, oltre alla questione formativa – ribadisce Anna Bilato, del collegio di presidenza di INCA CGIL – è un segnale positivo, che conferma il valore dei Patronati come interlocutori qualificati e fiduciari delle persone. Sono stati tre giorni in cui si è vista la volontà, da parte di tutti, di trovare soluzioni per tutelare tutte e tutti di fronte a una riforma che, pur animata da finalità di semplificazione, può rischiare di determinare in realtà un incremento delle disuguaglianze: chi dispone di maggiori competenze o risorse economiche riesce ad affrontare le nuove procedure, mentre i soggetti più fragili si trovano esclusi o penalizzati.”