Le giornate lavorative cancellate tornano valide, le indennità di disoccupazione non vanno restituite e i contributi previdenziali sono finalmente riconosciuti. È questo il risultato concreto per molte lavoratrici e lavoratori agricoli umbri colpiti da riclassificazione aziendale. È tutto nero su bianco nel recente messaggio INPS n. 2425 del 2025, frutto di un’importante azione di tutela portata avanti da INCA CGIL Umbria e FLAI CGIL.
La comunicazione dell’INPS risolve una situazione che aveva colpito chi lavora nell’agricoltura: a seguito di controlli ispettivi, alcune aziende erano state riclassificate come commerciali (e non più agricole), con effetto retroattivo, pur essendo stati assunti i lavoratori con mansioni agricole. Questo aveva portato alla revoca delle giornate di lavoro riconosciute, alla perdita della disoccupazione già percepita e, cosa ancora più grave, alla cancellazione dei contributi previdenziali.
Una battaglia vinta insieme chi lavora
Fin da subito, INCA Umbria e FLAI CGIL si sono attivate per tutelare le lavoratrici e i lavoratori coinvolti, raccogliendo le segnalazioni, analizzando i casi, predisponendo ricorsi e portando la questione fino alla Direzione Generale dell’INPS a Roma.
L'azione di tutela, promossa da INCA Umbria e FLAI CGIL, si è sviluppata attraverso un'attenta analisi dei casi, la preparazione di ricorsi legali e un confronto costante e costruttivo con i vertici dell'INPS, sia a livello provinciale che regionale.
Un lavoro di squadra che ha visto protagonisti anche Simone Polverini (presidente del Comitato Provinciale INPS), Matteo Piscicchia (INCA) e Barbara Mischianti (CGIL), che hanno sostenuto la causa a livello regionale e nazionale.
Il messaggio n. 2425/2025: cosa cambia
Il nuovo messaggio dell’INPS stabilisce che:
- le giornate contributive annullate devono essere ripristinate
- i lavoratori non devono restituire la disoccupazione agricola percepita in buona fede
- si riconosce la legittimità dell’assunzione con mansioni agricole, anche in aziende con classificazioni modificate successivamente
Una vittoria per chi lavora
"Siamo molto orgogliosi di questo risultato che dimostra come il dialogo e la collaborazione con le istituzioni possano produrre soluzioni concrete per i lavoratori - dichiara Roberto Panico, Coordinatore Regionale INCA Umbria - Il Messaggio n. 2425 del 2025 tutela i lavoratori che si sono trovati, senza alcuna colpa, in una situazione di grande difficoltà. È un importante precedente che fa giustizia e garantisce i diritti contributivi e previdenziali di chi lavora onestamente."
“Nell’azione quotidiana di ‘sindacato di strada’ – ha aggiunto Luca Turcheria, segretario generale FLAI – siamo venuti a conoscenza di alcuni casi con questa criticità, ci è sembrato subito paradossale che le consegunze di certe azioni ricadessero sulle lavoratrici e i lavoratori, subito ci siamo adoperati insieme all’Inca per tutelare questi lavoratori”.