Si è svolto ieri a Tunisi l’evento di chiusura del Progetto Form@2 per facilitare l'ingresso regolare dei migranti nel nostro paese, anche con ricongiungimenti familiare. L'iniziativa ha visto la partecipazione del primo segretario dell’Ambasciata d’Italia a Tunisi Luigi Selandari Pasqualetti e della rappresentante del  Ministero del lavoro e delle politiche sociali Elisa Filippetti

All'iniziativa sono intervenuti tutti i partner del progetto Form@2: Piero Bombardieri, per Ital Uil, che ha presieduto l’incontro; Maria Ilenia Rocha, per ANOLF Nazionale, che ha tracciato un bilancio sull'attività svolta, Liliana Ocmin, per Inas Cisl, in collegamento da remoto. 

Il dibattito è proseguito con l’intervento di Bedra Hawari dell’INCA Tunisia e con alcune testimonianze dei destinatari del progetto, raccolte dalle associazioni coinvolte. Tra i contributi raccolti, quello di Abdoul Oussaifi ANOLF Tunisia, che ha spiegato l'importanza della formazione pre-partenza come strumento strategico per l’integrazione dei cittadini e cittadine immigrati in Italia; mentre Mahmoud Achour, dell'UIM Tunisia, ha posto l'accento su alcune tematiche politiche che investono il nostro paese e sulle difficoltà incontrate per la realizzazione del Progetto form@2 legate alla pandemia. 

Oltre a queste testimonianze, sono intervenuti anche il rappresentante del sindacato tunisino UGTT (Unione generale tunisina del lavoro) e dell'OTE, l’ufficio per i tunisini all’estero. Francesca Grassi, coordinatrice del progetto Forma@2 per conto dell'INCA-CGIL capofila del progetto, ha poi ricordato l’importanza dell’applicazione utilizzata  per i corsi di lingua italiana e la validità delle attività, che hanno permesso di qualificare e facilitare i percorsi di ricongiungimento familiare attraverso la formazione pre-partenza. Iniziative per le quali è stata espressa soddisfazione dagli stessi migranti, che hanno potuto constatare la significatività dei servizi formativi offerti da Inca.

Grassi ha anche sottolineato che il Patronato della Cgil ha acquisito un'esperienza pluriennale in tal senso, anche attraverso la sottoscrizione di convenzioni con vari Enti locali, che contribuiscono a dare un supporto ai migranti fin dal paese di origine. Fracassi ha concluso il suo intervento sottolineando che in Tunisia sono stati raggiunti, anzi superati, tutti gli obiettivi numerici del Progetto.

L'iniziativa è stata conclusa da Giuseppe Peri, dell’Inca Cgil nazionale che ha, a sua volta, sottolineato l’importanza del progetto e i risultati raggiunti. "L’orientamento e la formazione dei migranti, anche attraverso i ricongiungimenti familiari in Italia - ha detto - sono aspetti importanti e imprescindibili per realizzare l'effettiva integrazione multietnica nel nostro Paese".