L’Inps, con il messaggio n. 3518 del 27 settembre, fornisce chiarimenti in merito agli importi dell’assegno unico universale spettanti ai figli maggiorenni disabili e la possibilità di poterne beneficiare da parte dei nuclei familiari orfanili, composti da soggetti disabili gravi e titolari di pensione ai superstiti del genitore deceduto. Modifiche che sono state apportate al D.lgs. n. 230/2021 dal decreto-legge n. 73/2022 (convertito dalla legge n. 122/2022). 

In particolare, per quanto riguarda i nuclei familiari orfanili, il D.L. 73/2022 ha ampliato la platea dei beneficiari, comprendendo anche gli orfani maggiorenni titolari della pensione ai superstiti e/o con disabilità grave accertatta (ex art. 3, c. 3, della legge n. 104/92).

Inoltre, lo stesso provvedimento legislativo ha previsto, soltanto per quest'anno (1° marzo 2022 – 28 febbraio 2023), una maggiorazione degli importi dell’Assegno a favore dei nuclei familiari con figli con disabilità a prescindere dall’età.

Sempre per l’annualità 2022 (1° marzo 2022-28 febbraio 2023), il D.L. 73/2022 ha previsto anche un incremento dell’importo della maggiorazione transitoria dovuta nel caso in cui il nucleo familiare sia in possesso di un ISEE non superiore a 25.000 euro e a condizione dell’effettiva percezione nel 2021 dell’ANF (art. 5 D.lgs. n. 230/2021). L’importo viene maggiorato di 120 euro mensili nel caso di nucleo familiare con almeno un figlio a carico con disabilità. 

L’Inps precisa che le nuove disposizioni hanno effetto retroattivo. Pertanto, per le domande presentate entro il 30 giugno 2022, le rate di Assegno spettanti  saranno conguagliate a decorrere da marzo 2022; mentre per quelle  presentate dal 1° luglio gli importi sono già stati aggiornati.

Tuttavia, avverte l'Inca, le modifiche apportate, frutto di un confronto serrato con il Parlamento, non sono sufficienti. "L’incremento e la maggiorazione rivolta ai nuclei familiari con figli maggiorenni disabili - spiega il Patronato della Cgil - devono diventare permanenti. Inoltre, a garanzia della salvaguardia dei redditi delle famiglie, devono essere ripristinate le detrazioni per i figli che non accedono all’Assegno Unico Universale e devono essere riconosciuti gli arretrati per tutte le domande presentate entro la fine dell’anno.