In attesa della conversione in legge del decreto fiscale n. 146/2021, è stato approvato in commissione Bilancio al Senato l’emendamento che ripristina il pagamento dell’assegno per gli invalidi civili parziali che prestano attività lavorativa ed è questa una prima vittoria anche del sindacato che si era mobilitato per questa grave ingiustizia, dopo una interpretazione estremamente restrittiva da parte dell’Inps.

L’Istituto, infatti, aveva sospeso per tali soggetti il pagamento della prestazione a partire dal 14 ottobre 2021 (con il messaggio 3495), sulla base di due pronunciamenti della Corte costituzionale che ne limitava l’erogazione ai soli soggetti inoccupati.

Ricordiamo che nel 2021 l’importo mensile dell’assegno di assistenza ammonta a 287,09 euro, viene erogato per tredici mensilità e il limite di reddito annuo consentito per mantenere l’assegno di invalidità è pari a 4.931,29 euro. La prestazione è pagata dall’Inps alle persone di età compresa tra i 18 e i 67 anni, che abbiano una riduzione della capacità lavorativa compresa tra il 74 e il 99%.