DOMANDA

Sono un lavoratore disabile del settore pubblico, a cui è stato riconosciuto lo stato di handicap in situazione di gravità ex art 3 comma 3 Legge 104/92.

 Vorrei sapere: L'ultimo DPCM di oggi 13 ottobre va a modificare i termini dello stato di emergenza proclamato con decreto lo scorso 7 ottobre con il quale si estendevano i termini della situazione emergenziale al 31 gennaio 2021?

Ve lo domando perché, in virtù di quest'ultima misura, era previsto che chi, come me, fosse stato riconosciuto in stato di handicap in situazione di gravità, fosse classificato come "soggetto fragile" e quindi, per la sua tutela, gli fosse riconosciuta "di fatto" (e fino al 31 gennaio 2021) la possibilità di svolgere la propria attività lavorativa in smart working. Attualmente, dunque, svolgo in questo modo la mia giornata lavorativa. Ora, alla luce del nuovo DPCM, sarà ancora così fino al prossimo 31 gennaio, oppure no?

RISPOSTA:

Lo stato di emergenza è stato prorogato fino al 31 gennaio 2021 e fino al 30 dicembre 2020 è stata prorogata la possibilità di accedere al lavoro agile con procedura semplificata per tutti i lavoratori.

l decreto rilancio indicava il 31 luglio come data di fine per il lavoro agile nella pubblica amministrazione; poi la conversione in legge ha stabilito la proroga fino al 31 dicembre 2020, ma il lavoro a distanza dovrebbe continuare anche nel 2021 in base a un piano, il POLA (Piano organizzativo del lavoro agile), che dovrebbe definire le regole per l'uso dell’attività da remoto, anche  fuori dall’emergenza, dal 2021 in poi.

Il nuovo dpcm di ottobre dispone che la pubblica amministrazione incentivi il lavoro agile  per almeno il 50% dei dipendenti del pubblico impiego, per consentire il distanziamento in questa fase dell’emergenza Covid.

Da gennaio 2021 non ci sarà una percentuale fissa del lavoro agile per tutti gli uffici ma sarà decisa dai dirigenti a seconda dell’ente, in base alle attività che si possono svolgere online e tenendo in considerazione il livello di digitalizzazione.

Ovviamente i lavoratori considerati "fragili" e i lavoratori disabili devono avere priorità nell'autorizzazione del lavoro agile, consigliamo pertanto di prendere contatto con la categoria sindacale di riferimento.