Negli anni recenti, l’INCA CGIL ha deciso di “fondere” due aree tradizionali (Area Estero e Area Immigrazione) in un unico dipartimento congiunto, l’Area Migrazioni e Mobilità Internazionali.

Le analisi prodotte in questi anni sui temi della mobilità e della loro connessione alle nostre attività ci hanno infatti consegnato un quadro profondamente mutato rispetto al passato. Il fenomeno di massa della cosiddetta "nuova emigrazione" dall'Italia, le imponenti ondate migratorie intraeuropee e da Paesi Terzi, la circolarità dei lavoratori migranti (dall'Italia verso altri Paesi o tra molteplici Paesi Esteri) e la condizione specifica dell’ITALIA –un Paese che è al tempo stesso meta e fonte di migrazione- costituiscono il contorno generale nel quale l'INCA si trova ad operare rispetto a tali temi.

In tale contesto, si sono inseriti altri elementi specifici rispetto alla nostra attività, che vedono una costante crescita di domande e richieste diverse da quelle che “tradizionalmente” si rivolgevano al patronato. Domande che -nate dalle caratteristiche odierne della mobilità globale- sempre più spesso richiedono le competenze di aree trasversali.

Per affrontare le sfide e le necessità suddette, per radicare il proprio ruolo nelle relazioni con soggetti nazionali ed internazionali, per ampliare la rete a disposizione del “mondo” INCA, per avviarne le nuove attività e radicarle in ogni singola struttura e –soprattutto- per fornire ai nostri assistiti un servizio sempre più approfondito e puntuale, l’INCA CGIL ha così dato vita ad una unica area politica di ragionamento e intervento sul tema delle migrazioni e della mobilità internazionali.

 

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