In questi casi lo straniero deve dimostrare di disporre di adeguati mezzi di sostentamento e deve essere in possesso di una polizza sanitaria.
Lo straniero che ha fatto ingresso in Italia per frequentare un corso di laurea, può cambiare facoltà.
Una volta ottenuto il visto d’ingresso, lo straniero dovrà presentare domanda di rilascio del permesso di soggiorno per studio. Tale permesso ha durata annuale, ed è rinnovabile, purché non si superino due anni di fuori-corso.
Lo straniero in possesso di questo titolo di soggiorno, può prestare attività lavorativa subordinata, per un massimo di 20 ore settimanali e 1040 annuali.
Il permesso per studio può essere convertito in lavoro subordinato nell’ambito delle quote del Decreto Flussi.
Qualora lo studente abbia ottenuto la laurea o la laurea specialistica, tale conversione può essere presentata in qualsiasi momento dell’anno fuori dalle quote del Decreto Flussi.
Lo studente che consegue il dottorato o il master universitario di II livello nel nostro Paese, può ottenere un permesso per attesa occupazione della durata di un anno per la ricerca di un lavoro.
Cosa fa l’INCA per informare, assistere, tutelare gli immigrati
A seguito del protocollo d’intesa con il Ministero dell’Interno, l’INCA è autorizzata a presentare domanda di primo permesso di soggiorno per studio. Pertanto, oltre a dare le necessarie informazioni, l’INCA invia telematicamente e consegna copia della domanda di permesso per studio allo straniero, che dovrà presentarla alla Questura competente attraverso lo “Sportello amico di Poste”.